Biografia

         Paolo Atzeni nasce a Monserrato in provincia di Cagliari il 19 Maggio 1953,comincia da giovanissimo il suo iter artistico come autodidatta, dapprima con la

 pittura ad olio partecipando a numerose collettive per approdare poi nel 1990 alla grafica puntinata. Ha partecipato a numerose rassegne d'arte ottenendo

 riconoscimenti prima di allestire la sua prima personale. L'itinerario artistico che Paolo Atzeni presente ai nostri occhi ha il sapore del viaggio attraverso il mondo,

 la natura,l'uomo.



                                                                                                      Recensioni

    

        E come ogni viaggio un percorso dell'anima che oscilla tra la nostalgia della primigenia armonia perduta e la coscienza di quanto questa impoverisca e

 mortifichi la natura umana. Lo sguardo dell'artista evoca un mondo armonioso nel quale l'uomo vive con saggezza rispettando la sua umanità e naturalità e subito

 vi contrappone il racconto di una natura oltraggiata, vilipesa, dominata dalla follia distruttiva dell'uomo. Nelle opere di Paolo Atzeni colpiscono l'equilibrio e la

 misura con cui affronta le principali tematiche universali e dell'esistenza; attraverso i suoi quadri si snoda un personalissimo percorso conoscitivo e interpretativo

 della realtà,all'interno del quale ciascuno di noi può cercare un filo rosso che lega e attraversa le opere.

                                                                                                                                                                                                                 Tatiana Guerra  



  

        Nelle sue opere Paolo Atzeni, guida l'osservatore in un percorso costellato di scenari metafisici, dove il simbolo è strumento per interpretare la realtà.

 Figure senza volto si muovono tra desolate rovine e ambienti soffusi, avvolti da un alone di mistero che esprime il sottile desiderio di ricerca interiore.

 Stagioni della vita, stati d'animo, pensieri e fantasie, sono maschere che l'individuo cambia costantemente con ritmi regolati dalle leggi dell'apparenza e delle

 convenzioni sociali. La cultura trasformata dalla mercificazione in anonima pubblicità, si fonde con la sfrenata brama di potere che sfiora le nuvole

 ergendosi a Dio supremo.

                                                                                                                                                                                                                    Giulia  Marini





         Parlare di Paolo Atzeni, è come attraversare una foresta di linee parallele delimitate da altre divaricate con all'interno pareti a incrocio che creano sprazzi 

 di varie tonalit che tendono al chiaro come i pensieri umani. Nel campo della grafica lo sforzo più grande è trovare quel chiaro, impadronirsi dei segni, creare

 tonalità, capire come il segno gestisce l'incavo e il rilievo. Questo è il mezzo di ricerca di Paolo. Espressione antica la grafica ma anche legata al tempo in cui

 l'artista opera, mai fuori moda, mai fuori tempo.

                                                                                                                                                                                                                Gianni Argiolas





          Le opere di Paolo Atzeni sono visioni oniriche, sfumate in atmosfere ovattate che ci proiettano silenziosamente, attraverso viaggi senza tempo, in spazi

 finiti e in perfetti luoghi immaginari. L'uso del bianco e nero e la tecnica precisa e sapiente sono mezzi per raccontare con essenzialità un universo dove l'Eros

 va oltre la fisicità espressa e si adagia su ogni particolare descritto, in un racconto che non ha una fine.

                                                                                                                                                                                                                       Paola Frau 





           Il processo di sintesi è al centro dell'indagine portata avanti ormai da molti anni da parte del Maestro Paolo Atzeni. Ad essere rappresentate sono realtà

 "nuove" che hanno nel diversamente detto la loro essenza più significativa. Quello che il Maestro Atzeni fà è collocare figure e " valori " altri in contesti non 

 propri. Con grande capacità investigativa, l'Artista indaga la psiche umana fino a riportarne i valori nelle sue opere. Una psiche che si disgrega. Un Uomo che

 si fa manichino e diventa succube di un destino apparente. Un Uomo che indossando una maschera si crede il nuovo padrone dell'Universo.

 A livello cromatico è l'essenzialità che prevale. Le linee sono morbide e la cromia trova nell'antinomia nero-bianco la sua soluzione. Un'antonomia che ci 

 riporta al " To or not to be ". Per finire in realtà pirandelliane e scene di vita " Goffmaniane " in cui a prevalere è il retroscena. Paolo Atzeni riesce dove in molti

 prima di lui avevano fallito. Attraverso le sue opere riesce a trasmettere la voglia all'astante che le osserva, di farsi delle domande sul significato delle stesse.

 L'uomo in Atzeni si fa mistero. Ciò che appare è cosa " altra " rispetto a quello che tacitamente viene immesso in una realtà in cui è l'oblio a fare da padrone.

 Sentimenti dell'Anima vengono riportati in scena e valori metafisici si fanno percepibili al fine di una riflessione sul Mondo che appare in continuo cambiamento.

                                                                                                                                                                                                           Dr. Salvatore Russo







           Colte elaborazioni animano i lavori di Paolo Atzeni dove figure senza volto, che ricordano i manichini di Giorgio de Chirico, stanno a rappresentare la 

  condizione umana. Atzeni sceglie il disegno a china come mezzo espressivo, che gli permette di tradurre con grafia elegante e precisa gli elementi  compositivi,

  tratteggiando sfumature e spessori che danno vita a un'immagine densa di metafore e preziosamente costruita sul dettaglio. Essenziali nel loro alternarsi di bianco

  e nero, questi lavori rivelano non solo una grande perizia nella definizione del tratto, ma sopratutto la capacità di cogliere l'essenza di una riflessione etica e di 

  tradurla in paradigma visivo tramite un linguaggio simbolico perfettamente coerente dal punto di vista argomentativo. 

                                                                                                                                                                                                                           Paolo Levi    



           Atzeni Paolo  utilizza con eccellente bravura la tecnica del chiaro scuro per indagare e descrivere minuziosamente i soggetti. 

  Maschere che più che nascondere rivelano e corpi perfetti ma senza volti, in una sorta di psìcomacchìa dove però i vizi capitali sovrastano le virtù e si fissano

  immortali sul foglio.
Ludovica Ros
Paolo Atzeni e' nato nella cittadina di Monserrato, a pochi chilometri da Cagliari ed ha iniziato ad interessarsi all'arte sin dalla piu' giovane età' riuscendo da autodidatta a conseguire un apprezzabile livello tecnico, dapprima dedicandosi alla pittura ad olio per poi trovare una personale cifra stilistica con la grafica puntinata cui ha cominciato ad occuparsi nei primi anni '90. Nella prima fase della sua carriera ha partecipato a numerose rassegne collettive ottenendo riconoscimenti che l'hanno indotto ad allestire delle fortunate personali. Mal servito dai suoi esegeti, Paolo Atzeni ha trovato solo in Paolo Levi, il critico capace di comprendere i valori del suo lavoro, ovvero l'essenzialità' "di una riflessione eticà" e la capacità' "di tradurla in paradigma visivo tramite
un linguaggio simbolico perfettamente coerente dal punto di vista argomentativo".
Tali caratteri si riscontrano con piena evidenza in "Insensibilità'...", il disegno a concorso che presenta un dramma esistenziale: due figure legate fra loro dal simbolismo dell'amore deluso, la "belle dame sans merci" e l'uomo respinto che, nudo e disperato e senza volto, si aggira con tratti fisici degni di grandi manieristi come Pontormo o Sebastiano del Piombo in una landa desolata mentre al centro della scena dominano due magnifici fiori, simbolo delle vane apparenze della vita.
Prof. Aldo Maria Pero Paolo Atzeni riesce a rappresentare con formidabili metafore pittoriche con l'opera " l'Insensibilità", uno dei peggiori sentimenti umani. Con una alternanza cromatica di grigio e nero e di personaggi carichi di simbologie l'Insensibilità prende forma con tutto il suo pesante e inquietante carico che mette a disagio e a dura prova la natura umana e la convivenza civile. Dino Marasà Dalla sardegna si affaccia alle soglie del concorso " Analisi " di Paolo Atzeni, un opera scarba, complessa e per certi versi addirittura drammatica. Si tratta di un documento di testimonianza, la testimonianza dell'immensa dificoltà che incontra l'artista allorchè abbandona il campo della pura rappresentazione per inoltrarsi in problemi situazionali e psicologici. Massime quando il soggetto è unon un uomo ma l'uomo. La figura umana è al centro della storia della pittura, poveri, contadini, santi, guerrieri, sovrani. I protagonisti della miseria e della potenza. In ognuna di queste figure, nude o riccamente paludate, c'è una personalità individuale, c'è, ed è quello che ha ben compreso Atzeni un microcosmo intuibile ma non rappresentabile nel suo in sé. Per cercare tuttavia di comprendere e descrivere la natura intima dell'uomo il pittore ricorre con segno fermo ed essenziale a quella che potrebbe essere una seduta psicanalista. Al centro una donna, senza volto perchè rappresenta tutta l'umanità, al lato sinistro l'analista che prende appunti, in varie posizioni oggetti simbolo che accennano agli ambulacri della coscienza universale cui occorre accedere per superare, detto in termini filosofici, l'eèpifenomeno e giungere alla quidditas. Giuduzio nell'attestato Notevoli doti di disegnatore sono poste dal pittore al servizio di un opera allusiva e simbolica che vuol rappresentare l'obiettivo di penetrare la psicologia delle masse attraverso un singolo tentativo. Un opera che induce a profonde meditazioni. Giuria Internazionale " Gran Premio " Città di Savona " 2018 Il suo operato è espressione stilistica di pregio, originatrice di forti emozioni e di rara creatività. Opere che divengono narrazioni visive equilibrate nella loro cromicità e nella potenza espressiva del segno. Un artista capace di materializzare l'impalpabile e di descrivere l'essenza più profonda dell'anima. Sandro Serradifalco L'opera " Ipocrisia " presentata dall'artista Atzeni Paolo con uno stile di grafica puntinata a china su pergamena7carta, ci trasmette un messaggio forte ma senza parole ... senza volti ... dove ogni essere umano si sente quasi portato a mettersi in discussione .... quali maschere indossiamo ogni giorno oltre a quelle ora imposte dalla legge?... quando tutto questo sarà finito forse non avremmo più bisogno di nessuna maschera .... Cagliari, Aprile 2020 " Cortes De Janas " Ipocrisia, Psiche femminile e Why, ma in generale anche le opere viste sul sito sono tutte estremamente interessanti. la sua produzione artistica si contraddistingue, a mio avviso, per questa atmosfera sospesa, senza tempo ... surreale e misteriosa ... che si unisce ad una grazia nel tratto ed una spiccata abilità tecnica nel chiaroscuro. Ne consegue un forte impatto visivo ed emozionale dell'osservatore che viene proiettato in una dimensione onirica ed introspettiva che mira attraverso un simbolismo ricercato e velato a scrutare l'animo umano nelle sue mille sfaccettature. L'astante viene così emotivamente coinvolto da spingersi a compiere un percorso interiore nei meandri del proprio inconscio. Direttore Artistico " I Love Italy " Francesca Callipari Mostre - Concorsi Nazionali e Internazionali 1998 - 1° Clasificato ( medaglia d'oro ) sezione grafica al 6° Festival Internazionale dell'Arte Contemporanea di Sanremo organizzato da Centro di Arte e Cultura la " Tavolozza " 1999 - 2° Clasificato ( medaglia d'argento ) sezione grafica al 7° Festival Internazionale dell'Arte Contemporanea di Sanremo organizzato da Centro di Arte e Cultura la " Tavolozza " 2005 - 3° Classificato sezione grafica al 28° Concorso Nazionale di Pittura e Grafica " Cristoforo Marzaioli " a Salsomaggiore Terme 2006 - 5° Classificato sezione grafica al 13° Festival Internazionale dell'Arte Contemporanea di Sanremo organizzato da Centro di Arte e Cultura " La Tavolozza " 2011 - 9° Classificato " Arte e Musica insieme " Speciale Sanremo 2011 Cataloghi - Sanremo Arte 2000- Anno VII - n. 13/14 - Dicembre 2005 - Sanremo Arte 2000- Anno VIII - n. 15/16 - Dicembre 2006 - L'Eco della Riviera - Giovedì 12 Gennaio 2006 - Sanremo Arte 2000 - Speciale 57° Festival della Canzone - Arte e Musica.....insieme - Febbraio/ Marzo 2007 - Sanremo Arte 2000 - Speciale 58° Festival della Canzone - Arte e Musica.....insieme - Febbraio/ Marzo 2008 - Boe' - Periodico bimestrale di informazione artistica e cultura ( Marzo - Aprile 2010 ) - Boe' - Periodico bimestrale di informazione artistica e cultura ( Maggio - Giugno 2010 ) - Catalogo " Monreale una raccolta d'arte contemporanea italiana " Centro Diffusione Arte Editore ( 2010 ) - L'Opera " Regina " presso la Galleria Civica d'arte moderna "Giuseppe Sciortino " ( 2010 ) - Sanremo Arte 2000 Anno XII - 21/22 ( 2011 ) - Opera " Falsità " inserita in EEEnky Overart " Enciclopedia d'Arte Moderna e Contemporanea " ( 2012 ) - Catalogo Generale delle Opere della 1° Biennale Internazionale d'Arte di Palermo ( 2013) - Catalogo Ad-Art " Pagine D'Arte " collezione di opere d'artisti 2018 - Polycromia ( curated by Dino Marasà ) 2018 - Catalogo del XIX Gran Premio Città di Savona " Stati d'Animo " 2018 - "" Artista dell'anno 2019 "" Palermo Gennaio 2019 Personali 2003 - " Segni e Sogni " - Casa Foddis - Monserrato ( Cagliari ) 2005 - " Stati d'Animo " - Casa Foddis - Monserrato ( Cagliari ) 2006 - " Il Bianco e Nero " - Villa Muscas ( Cagliari ) 2013 - " Oltre la Finestra " - Orangecafè ( Cagliari ) 2018 - " Momenti...E .. " - Galleria d'Arte - Centro Culturale d'Arte ( Quartu S. Elena )

 

 

 

 

 

 
         
   
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